Chiesa Vecchia

LA MAESTA’ DIMENTICATA DELLA CHIESA VECCHIA

DEDICATA A MARIA V. SS.MA ADDOLORATA

Forse non tutti sanno che a Boccassuolo ci furono almeno 3 chiese: la chiesa Antica, la chiesa Vecchia e la chiesa Nuova. Anche se gli archivi parrocchiali vennero tenuti per ordine del Vescovo solo dal 1675, da vari documenti del Bucciardi, dell’archivio di Modena e di Rancidoro e della Badia di Frassinoro, si può affermare che la parrocchia di Boccassuolo c’era già prima dell’anno 1.000; ne danno, in oltre, testimonia le memorie raccolte da Don Sola che riporto: “….Ne fanno prova la frana avvenuta in tal tempo (900) che staccandosi dal Cantiere e dai Cinghi arrivò fino a Cà della Badina in quel di Cargedolo travolgendo macchie di faggio, boschi di cerri e di quercia e pinete altissime, gli abitanti avevano dovuto fuggire qua e colà dove avevano potuto, la chiesa pure fu travolta e sepolta con le relative campane ove trovasi allora, nel luogo ora di proprietà Bertogli Raffaele, che lo acquistò nel 1897 dal beneficio parrocchiale chiamato “Canevare o Profundis” perché vi fu sprofondata la chiesa….”.

Inseguito a questa grande frana del 900, che rovinò la Chiesa Antica, fu costruita, ai piedi del campanile verso valle, la Chiesa Vecchia, proprio nella località che da sempre viene nominata chiesa vecchia. Qui oltre al luogo di culto fu costruito il sagrato, il muro perimetrale e il cimitero. Purtroppo tale chiesa col tempo ebbe dei cedimenti e nel il 29 agosto 1862 con atto di Mons. Cugini Arcivescovo di Modena venne vietata al culto perché pericolante, ma già dal 1859 venne aperta l’attuale chiesa parrocchiale a monte del paese (chiesa Nuova) costruita da don Antonio Guigli e consacrata nel 1865.

Torniamo indietro, avevo sentito parlare gli anziani del paese che dove era sorta la Chiesa Vecchia poi crollata vi era il vecchio cimitero di Boccassuolo e che una volta spurgato il cimitero dalle ossa vi venne costruita una maestà che poi crollò con la frana nel 1939. Mi sono documentato e ho trovato nell’archivio parrocchiale ciò che aveva scritto Don Sola:

“…. Nel febbraio del 1930 si ebbe il tanto desiderato nulla osta per procedere allo spurgo del vecchio sagrato e del cimitero della vecchia chiesa mentre l’autorità comunale avrebbe dovuto da tempo provvedere a tale pietoso ufficio, al contrario invece vi furono qualche opposizione riguardo poi al possesso del terreno spurgato quasi avesse il comune diritto di un terreno che la Chiesa da tempo immemorabile prestava al servizio dei poveri morti mentre non era proprio solo cimitero bensì il piazzale sagrato della chiesa stessa. (…) Terminato lo spurgo del vecchio sagrato cimitero si pensò a costruirvi una piccola maestà a ricordo del luogo sacro delle dimensioni di metri 2 x 2 e alta 2,60 col relativo cancello di ferro davanti, intitolata a Maria V. SS.ma Addolorata, un altarino semplice per sostenere una piccola tovaglia, fiori, lampada con una sottostante lapide di marmo appoggiata al muro recante la seguente dicitura: Qui fu l’antica chiesa parrocchiale per circa mille anni rovinò nel 1860 --- il circostante sagrato servì da cimitero fino all’anno 1894 --- Parroco e popolo fecero lo spurgo delle ossa e costruirono questa cappella nel 1930.

Il quadro della Madonna costò lire 162 eseguito dalla monaca salesiana Degliantoni nel 1930.

Il cancello di ferro eseguito da Teodoro Digani importò la somma di lire 240.

La pietra di marmo scritta importò lire 53.

Tutta la maestà importò la spesa di lire 1020,00.

La popolazione concorse generosamente a detta costruzione e dalla cassetta delle offerte fatta nel cancello ogni anno si ricava una discreta somma di lire che serve al mantenimento e pel culto della Madonna SS.ma, per candele lumini e nel II° giorno delle rogazioni si cominciò ad andarvi colla processione come si fa al Campanile.

Detta maestà fu benedetta ed inaugurata per le rogazioni del 1930 il 27 maggio.

Il giorno 5 giugno 1939 si mosse la lavina e rovinò tutto distrusse la maestà, seppellì il fabbricato rurale e rovinò tutti i campi”

Dopo aver letto questi scritti, mi sono informato dagli anziani che mi hanno confermato che la Maestà era crollata con la frana del 1939, ma mi hanno anche detto gli abitanti di Boccassuolo vollero ricostruirla. Sono quindi sceso verso la Villa e risalito a piedi lungo la strada che porta alla località Chiesa Vecchia dove i proprietari hanno ricostruito casa restaurando il vecchio fabbricato. Piano piano ho iniziato a cercare la Maestà e con mia grande gioia dietro la casa arroccata alla roccia stabile del nostro Campanile vi è la Maestà dedicata a Maria V. SS.ma Addolorata così come descritta da Don Sola: il cancello con le offerte, l’altarino con la piccola tovaglietta, il quadro e la lapide commemorativa, dove alla dicitura “Qui fu l’antica chiesa parrocchiale per circa mille anni rovinò nel 1860 --- il circostante sagrato servì da cimitero fino all’anno 1894 --- Parroco e popolo fecero lo spurgo delle ossa e costruirono questa cappella nel 1930” è stato aggiunto: LAVINO’ NEL 1939. --- QUI RIFATTA NEL 1945. Il tetto in piagne risistemato è sormontato da una croce antica in ferro con una data: A.D. 1794 probabilmente della Chiesa Vecchia.

Vorrei ringraziare personalmente chi l’ha ricostruita e chi ha provveduto e continua tutt’ora alla manutenzione della Maestà, che per me era perduta, e invitare tutti a ricordarsi della nostra storia locale che ha numerosi spunti di fede, devozione e solidarietà. Questa è la nostra storia e noi siamo figli della storia.

Clicca qui per video Maestà Chiesa Vecchia: